Non si arresta, ma rimane più contenuta la crescita dei prezzi delle case nel corso del 2023. Se nel 2022 i valori avevano retto bene l’impatto della guerra e dell’inflazione, crescendo a una media del 3,8% ( +6,1% per gli immobili nuovi e 3,4% per quelli già esistenti), nell’ultimo anno si assiste a una battuta di arresto. I tassi di interesse sui mutui minano le intenzioni di acquisto delle famiglie e incidono, sebbene ancora di poco, sui prezzi delle abitazioni residenziali.
L’andamento dei valori immobiliari nel 2023
Secondo i dati ufficiali sui prezzi delle case, resi noti dall’Istat, nei primi tre mesi dell’anno, l’indice dei prezzi delle abitazioni (Ipab) aumenta dello 0,1 rispetto al trimestre precedente e dell’1,1% nei confronti dello stesso periodo del 2022 (era +2,7% nel quarto trimestre 2022). L’aumento tendenziale dell’Ipab è da attribuire soprattutto ai prezzi delle abitazioni nuove, che aumentano del 5,4% (in accelerazione rispetto al +4,5% del trimestre precedente) e in misura minore ai prezzi delle abitazioni esistenti la cui crescita decelera, passando da +2,3% del quarto trimestre 2022 a +0,4%.
Nel secondo trimestre del 2023 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, aumenta del 2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% nei confronti dello stesso periodo del 2022. L’aumento dei prezzi delle abitazioni è attribuibile sia ai prezzi delle abitazioni nuove, cresciuti dello 0,5% su base annua, in forte rallentamento rispetto al trimestre precedente (era +5,3%), sia a quelli delle abitazioni esistenti, che salgono dello 0,8%.
I dati ufficiali dell’Istat, sono confermati anche dalle analisi di idealista che si riferiscono, però ai soli valori delle abitazioni esistenti. Secondo il report dell’Ufficio Studi, infatti, nel primo trimestre del 2023 l’indice dei prezzi delle abitazioni in vendita è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel secondo trimestre dell’anno i valori delle abitazioni usate fanno registrare un aumento dello 0,7% in Italia, a una media di 1.859 euro al metro quadro. Considerando la variazione anno su anno, i prezzi aumentano dell’1,8% rispetto al 2022.
Guardando invece al terzo trimestre dell’anno, i valori delle abitazioni segnano un calo dello 0,8% rispetto al trimestre precedente per attestarsi a un prezzo medio di 1.845 euro al metro quadro, dopo una lunga serie di rialzi seppur moderati. Rimane positiva invece la variazione interannuale dei prezzi, in rialzo del 2%, rispetto allo stesso periodo del 2022.
I prezzi delle abitazioni usate in Italia fanno registrare un incremento dell’1,7% nel corso del 2023, per attestarsi ad un valore medio di 1.843 euro al metro quadro. Rispetto al terzo trimestre, i prezzi sono aumentati dell’1,6% nell’ultima parte dell’anno.
Le previsioni per il futuro del settore
Se sono ancora in positivo i prezzi delle case, tendono alla stabilità, secondo le previsioni di Nomisma. Se in valori nominali nei prezzi delle abitazioni il 2023 vedrà un +1 per cento (a fronte di un +3,1 per cento nel 2022), in realtà questo si tradurrà in un calo del 4,8 per cento se corretto per l’inflazione. Idem per gli anni successivi, quando in valori nominali si vedrà un aumento dello 0,2 per cento e dello 0,5 per cento nel 2024 e 2025, che corretto per l’inflazione si tradurrà rispettivamente in un -2,5 e -1,4 per cento.